Padoan in affanno

Una crescita tanto lenta che manco si vede

Il presidente del Consiglio ha svolto una fantastica visita negli stabilimenti industriali della Regione Campania dove poter vantare gli effetti del job acts sulla disoccupazione. Per carità, questi effetti sicuramente ci saranno e volendo ci se ne può pure compiacere. Non fosse che tali effetti del Job Acts, non hanno impedito al ministro Padoan di annunciare proprio a ridosso del tour trionfale del premier, che la crescita economica dell’Italia è ancora troppo lenta. Tale è questa lentezza, che a dir la verità, è difficile accorgerci che ci sia e infatti, il ministro dell’Economia, sarà costretto ad aggiustare la prossima legge di stabilità al ribasso di qualche punto decimale. Se proprio vogliamo fare un riconoscimento al governo è che almeno nessun ministro dell’Economia si è messo a dire che la crisi era finita, come fece Saccomanni, o che si vedeva la luce al fondo del tunnel, Monti, o persino che i ristoranti erano pieni, direttamente il premier Berlusconi. Il governo Renzi, ha dunque avuto, fra tante necessarie ragioni di propaganda, e altrettanto meno necessarie illusioni, una certa consapevolezza della realtà economica del Paese, alla quale è il caso inizia ad aggrapparsi se vuole andare avanti. Per farlo, non consigliamo di rincuorarsi con il fatto che vi sia stata comunque questa miserevole crescita fornita dagli istituti di statistica, perchè anche se essa avviene dopo una prolungata recessione e un perdita di pil e capacità produttiva drammatiche e ancor più se sta effettivamente generando qualche posto di lavoro, essa resta inferiore alla crescita generale dell’eurozona. La ragione? Proprio perché non c’è stato il benvenuto cambiamento di struttura promesso del governo, e le riforme fatte o sono poche o sono troppo timide, incluso quella costituzionale. In altre parole, servirebbe ben altro passo. Se Renzi non lo capisce e pensa di potersi beare della pochezza dei suoi oppositori, magari con qualche elemento utile visto i successi 5 stelle a Roma, lui ed il suo governo finiranno con l’ annaspare, come sembra già stia avvenendo.

Roma, 13 settembre 2016